Un’ape (solitaria) per amica. Edizione 2025-26

Le piante e gli animali con cui condividiamo l’ambiente cittadino sono estremamente preziosi e meritano tutta la nostra attenzione e rispetto se non altro perché dalla loro presenza dipende anche la qualità della nostra vita. Un esempio sono gli insetti impollinatori ai quali la maggior parte delle piante affidano la possibilità di riprodursi e noi l’opportunità di gustare una molteplicità di differenti frutti e semi.
Il progetto “un’ape (solitaria) per amica” realizzato in collaborazione con l’entomologa Bettina Maccagnani  si rivolge alle scuole dell’infanzia e primarie del quartiere Navile con l’obiettivo di puntare l’attenzione sulla presenza, l’attività e l’importanza dei pronubi attivando, presso il giardino delle scuole interessate, un ricovero per insetti (bugs hotel) pensato per ospitare delle api solitarie appartenenti a due specie del genere Osmia, Osmia cornuta e Osmia bicornis.
Le osmie sono api solitarie che si prestano particolarmente a essere ospitate nei giardini scolastici perché sono innocue, facili da osservare nel corso delle loro attività e capaci di raccontare un ciclo di vita e degli adattamenti singolari e particolarmente affascinanti.

L’adesione al progetto comporta da parte degli insegnanti interessati la partecipazione, durante il periodo autunnale, a un incontro, in parte informativo, si ragionerà intorno al ruolo degli impollinatori e alle modalità di osservazione e cura della casina delle Osmie e in parte operativo dato che si procederà insieme alla pulizia dei bozzoli e alla preparazione delle cannucce che ospiteranno la futura generazione di Osmie.
Al termine dell’inverno le scuole interessate riceveranno la visita di un educatore/educatrice ambientale dell’area Villa Ghigi della Fondazione IU Rusconi Ghigi che, nel caso non fosse già presente, allestirà nel giardino la casetta delle Osmie e porterà il materiale necessario per avviare l’allevamento, ovvero i bozzoli di esemplari maschili e femminili di Osmia cornuta e Osmia bicornis e le cannucce, essenziali per consentirne la riproduzione, rimanendo poi a disposizione per supportare le attività di osservazione e cura portate avanti dalle classi.
La raccolta delle candidature a partecipare al progetto si raccoglie attraverso un modulo disponibile fino al 31 di ottobre

Si ricorda che la casina delle Osmie troverà posto nel giardino scolastico, quindi in uno spazio frequentato dall’intera comunità scolastica. Per partecipare al progetto è quindi necessario non solo il coinvolgimento di uno o più insegnanti referenti, che con le loro classi si faranno carico della osservazione e cura dell’allevamento, ma anche il parere favorevole di dirigenti, coordinatori pedagogici e dell’intero corpo insegnante.

Per saperne di più è possibile consultare il sito dell’entomologa Bettina Maccagnani e guardare le documentazioni preparate dalle classi/sezioni già coinvolte in questo progetto.

Per candidarsi ad ospitare una casina delle Osmie nel proprio giardino scolastico è necessario compilare il modulo in rete