Qualche pensiero su una bella esperienza

20150910_113933e un paio di idee per tenerla viva in attesa della prossima estate.

Il Parco Grosso è un luogo speciale, dal sapore antico, in città.
Durante l’estate l’abbiamo usato proponendo due settimane di centro estivo. Abbiamo iniziato a giugno, cinque mattinate passate sempre all’aperto, secondo una modalità ampiamente sperimentata dalla Fondazione al Parco Villa Ghigi, e che qui, in pianura, si è arricchita proponendo accanto alla frequentazione e alla scoperta della natura anche la musica e la narrazione. E’ nata così “Annetta e la Bordasca” una storia di natura e musica che ha fatto da filo conduttore per le attività.

Da un amica più grande aveva saputo che la pelle di drago,
masticata, masticata bene,
aumenta la conoscenza del mondo e della natura.
«Tutta la natura… io so come si nasce» le aveva detto l’amica «e non perché ho le galline, ma perché ho anche visto la gatta, che ha fatto quattro cuccioli… ciechi… bagnati. Non so però perché sono bagnati… »
Annetta la ascoltava, neanche lei lo sapeva, come non sapeva cosa era il mondo, ma il canale lo conosceva. Anzi, su quelle rive si sentiva al sicuro.
Tanto che tutti i giorni, tutti i giorni senza pioggia grossa, lei correva lì a guardare, annusare.
Dopo aver ascoltato l’odore, toccava.

A giugno tutto bene: gite, costruzioni, musiche, canzoni e esplorazioni sono state condite da ottime merende dai produttori di Campi Aperti.
Così abbiamo pensato di replicare e la settimana di campo di settembre ha avuto l’orario pieno (dalle otto della mattina alle cinque del pomeriggio) e per il pranzo il cibo biologico e vegetariano di Cibosano. Mangiare è un’azione importante e così, tutti i giorni, verso le 13, abbiamo incontrato Laura che ci ha raccontato i piatti (ingredienti, preparazione, origine…) che avremmo gustato di lì a poco. Se siete curiosi ecco il menù
Nel corso della settimana gli occhi (e anche gli altri sensi) ci hanno insegnato a fare i naturalisti, le braccia a costruire, le orecchie ad ascoltare musica e canti originali; le storie, quasi una saga del canale Navile, seguono il ritmo delle stagioni, scandiscono le avventure tra creature magiche, pirati del pozzo, fantasmi canterini e alberi sensibilissimi.

I pirati del pozzo erano tipi strani davvero! Avevano sempre in tasca delle biglie, non solo quelle bellissime che cuocevano da Nipoti, il negozio di terrecotte, ma chi era più piccolo si accontentava anche di quelle cotte al sole o delle coccole dei cipressi oppure delle bacche di qualche albero.
Le gare di biglie erano la parte più divertente della compagnia, che spesso sfidava bande rivali. Una volta avevano vinto persino con la banda di Casaglia, sulla pista del campo vicino al mulino.
Dario, mentre passeggiava tra gli alberi del parco, pensava che avrebbe davvero voluto farne parte, come i suoi fratelli più grandi, ma lui non parlava e poi, per entrare nella banda, avrebbe dovuto rubare i fichi dal giardino degli Angeletti

E’ stata proprio una bella settimana; il gruppo di bambini semplicemente era felice di stare e di partecipare, si sentiva protagonista, imparava e giocava, giocava e imparava; tutti insieme. Impegnati nelle esplorazioni lungo il navile, nelle sfide con le biglie, nelle costruzioni delle capanne e dei percorsi di corde, negli scavi nell’ex piscina, nella scoperta degli alberi, delle chiocciole e dei tanti animaletti che popolano il Parco Grosso. Ecco qualche immagine

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Così abbiamo pensato che era un peccato aspettare la prossima estate e proponiamo (per ora) due appuntamenti.

Venerdì 6 novembre dalle ore 17,30 fino alla mattina del giorno successivo
Aula Didattica Parco Grosso via Erbosa 22
Le notti della lanterna al Parco Grosso

Martedì 17 novembre ore 18
Aula Didattica Parco Grosso via Erbosa 22
Presentazione del libro Annetta e la Bordasca